Figlia di Angelo e Elisabetta Baldesi.
Il padre Angelo, nato a Firenze intorno alla metà del Settecento in una famiglia che secondo alcuni era di comici, secondo altri dedita al commercio, si accostò al mestiere di teatrante in ambito filodrammatico. Specializzatosi come "caratterista" e "maschera", esercitò la professione dell'attore prevalentemente in Toscana, in compagnie di giro locale. Unitosi in matrimonio nel 1790 con l'attrice senese Elisabetta Baldesi, che secondo Rasi era vedova dell'attore Grazzini, ne ebbe tre figli: Luigi, la M. e Giuseppina, tutti avviati alla professione del teatro.
con A. Roffi; quindi, insieme con la moglie, lavorò nella compagnia di M. Battaglia, nella Fiorio e nella Rossi-Ferri. Sulla sua attività, come su quella della moglie, mancano notizie relative ai primi anni dell'Ottocento, che la M. trascorse nel collegio delle orsoline di Verona. Nel 1807 Angelo fu Arlecchino nella compagnia Pettini; lavorò quindi, nel 1812, nella compagnia Calocchieri. Si ricongiunse ai familiari nel 1814, prendendo parte come "secondo caratterista" alla compagnia Marchionni. Non si hanno conferme della sua permanenza in questa formazione, che dopo la morte della figlia Giuseppina, avvenuta a Livorno nel 1816, e il passaggio del figlio Luigi alla compagnia di S. Fabbrichesi al teatro dei Fiorentini di Napoli in qualità di suggeritore, copista e attore, fu caratterizzata dal durevole sodalizio tra la M. ed Elisabetta. La data di morte di Angelo non è nota, sebbene erroneamente collocata di solito nei primi anni dell'Ottocento.
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